Risarcimento Danni Per Gluteoplastica Sbagliata

La gluteoplastica è un intervento di chirurgia estetica volto a rimodellare e aumentare il volume dei glutei, spesso mediante protesi o lipofilling. Sempre più richiesto da uomini e donne che desiderano migliorare l’armonia del proprio corpo, può offrire risultati estetici notevoli, a patto che sia eseguito correttamente. Tuttavia, errori chirurgici, negligenze post-operatorie o imperizia da parte del chirurgo possono causare danni seri, sia fisici che psicologici, con conseguenze permanenti.

Secondo i dati della International Society of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS), in Italia ogni anno si eseguono circa 5.000 gluteoplastiche. Di queste, circa il 18% richiede una revisione o un intervento correttivo per complicazioni come asimmetrie evidenti, infezioni profonde, spostamento delle protesi o cicatrici deturpanti. Tra le problematiche più comuni troviamo la necrosi cutanea, il rigetto delle protesi, la rottura dell’impianto e gravi difetti nel risultato estetico.

Quando l’intervento causa danni evitabili per colpa medica, il paziente ha diritto a un risarcimento. Si può ottenere un indennizzo per danno biologico, estetico, morale ed esistenziale, comprendente i costi per un eventuale nuovo intervento, la sofferenza psicologica e la perdita di fiducia in sé stessi.

La legge italiana tutela i pazienti vittime di errori in chirurgia estetica, stabilendo precisi obblighi a carico del chirurgo plastico e della struttura sanitaria. Nei paragrafi che seguono analizzeremo gli errori più comuni nella gluteoplastica, la responsabilità medica, le norme vigenti aggiornate al 2025, gli esempi reali di risarcimento ottenuti e come agire legalmente con il supporto degli Avvocati di Risarcimenti Danni Malasanità.

Ma andiamo ora ad approfondire con gli avvocati di Risarcimento Danni Malasanità.

Quali sono gli errori più comuni nella gluteoplastica?

Gli errori più comuni nella gluteoplastica, ovvero l’intervento chirurgico per aumentare o rimodellare i glutei, possono compromettere seriamente sia l’estetica che la sicurezza del paziente. Questa procedura, sempre più richiesta, può essere eseguita con protesi, lipofilling (iniezione di grasso autologo) o una combinazione di entrambi. Tuttavia, se non eseguita correttamente, può generare risultati innaturali, asimmetrie evidenti o complicanze anche gravi.

Uno degli errori più frequenti è il posizionamento errato delle protesi glutee. Se inserite troppo superficialmente, le protesi possono risultare visibili e palpabili, mentre se collocate in modo asimmetrico possono creare irregolarità nella forma dei glutei o movimenti anomali durante la deambulazione. Inoltre, un posizionamento troppo basso o troppo laterale può causare uno spostamento dell’impianto, rendendo necessario un intervento correttivo.

Un altro problema comune è la scelta inappropriata della tecnica chirurgica in relazione alla morfologia del paziente. Se il chirurgo opta per le protesi in un paziente con scarso tessuto di copertura o muscolatura non idonea, il rischio di complicanze aumenta notevolmente. Lo stesso vale per il lipofilling, che può dare risultati insoddisfacenti se il grasso non viene iniettato correttamente o se viene riassorbito in modo irregolare.

Le asimmetrie post-operatorie sono tra le cause principali di insoddisfazione. Possono derivare da un’iniezione non equilibrata di grasso, da un volume protesico sbagliato oppure da una tecnica imprecisa che non tiene conto della struttura muscolare e ossea del bacino. L’effetto finale può risultare sbilanciato, compromettendo la simmetria e l’armonia del corpo.

Anche la formazione di sieromi ed ematomi è un errore gestionale frequente. Un drenaggio insufficiente o una tecnica chirurgica troppo aggressiva possono causare accumuli di liquido o sangue nella zona glutea, con gonfiore persistente, rischio di infezioni e dolore. In alcuni casi è necessario intervenire chirurgicamente per drenare le raccolte.

Una complicanza grave è la rottura o la dislocazione delle protesi, che può verificarsi per un’imprecisa creazione della tasca protesica o per una mancata aderenza alle indicazioni post-operatorie. Quando l’impianto si sposta, il gluteo può assumere una forma irregolare, e nei casi peggiori può rendersi visibile o addirittura fuoriuscire.

Tra gli errori più pericolosi c’è l’iniezione di grasso in profondità durante il lipofilling, che può causare embolie grasse potenzialmente fatali. Per questo motivo, è essenziale che la procedura venga eseguita da un chirurgo esperto, rispettando rigorosamente i livelli sicuri di infiltrazione del grasso.

Infine, la cicatrizzazione anomala è un altro errore comune. Se le incisioni non vengono effettuate in aree nascoste o non si utilizza una sutura adeguata, il paziente può ritrovarsi con cicatrici visibili, ispessite o retraenti. Questo non solo compromette l’estetica, ma può anche causare fastidi nel tempo, soprattutto durante l’attività fisica.

In sintesi, gli errori nella gluteoplastica derivano spesso da una valutazione inadeguata della struttura corporea del paziente, da tecniche chirurgiche inappropriate, da una gestione errata del decorso post-operatorio o da una scarsa comunicazione sulle aspettative realistiche. Affidarsi a un chirurgo plastico altamente qualificato, seguire scrupolosamente le indicazioni pre e post intervento, e scegliere la tecnica più adatta al proprio corpo sono condizioni essenziali per ottenere un risultato soddisfacente, naturale e sicuro.

Quanto sono diffusi gli errori nella gluteoplastica in Italia?

L’ISAPS segnala che circa il 20% dei pazienti che si sottopongono a gluteoplastica manifesta complicazioni post-operatorie. I problemi più comuni sono:

  • 35%: infezioni e sieromi profondi;
  • 30%: risultati estetici difformi dalle aspettative (asimmetria, forma innaturale);
  • 20%: complicazioni da rigetto o rottura protesica;
  • 15%: cicatrici evidenti e dolore persistente nell’area glutea.

Inoltre, il numero di contenziosi per danni da gluteoplastica è in aumento, soprattutto nei casi in cui il paziente non è stato adeguatamente informato sui rischi.

Quando si configura la responsabilità medica per errori nella gluteoplastica?

La responsabilità medica per errori nella gluteoplastica si configura quando un paziente subisce un danno estetico, funzionale o psicologico riconducibile a una condotta negligente, imprudente o imperita del chirurgo o a una gestione inadeguata dell’intervento e del decorso post-operatorio. Trattandosi di un intervento di chirurgia estetica, l’aspettativa di miglioramento dell’aspetto fisico rappresenta un elemento centrale nella valutazione della responsabilità.

Uno degli errori più comuni in gluteoplastica riguarda il posizionamento scorretto delle protesi. Un impianto mal collocato può causare asimmetrie evidenti, dislocazioni, sensazione di corpo estraneo o, nei casi più gravi, danni ai nervi o ai muscoli glutei. Se l’intervento non rispetta le linee guida della tecnica chirurgica scelta (intraglutea, sottocutanea o sottomuscolare), il risultato può essere non solo insoddisfacente ma anche pericoloso per la salute del paziente.

Un altro aspetto critico riguarda la gestione delle complicanze. Ematomi, sieromi, infezioni o necrosi cutanee possono verificarsi nel post-operatorio e, se non vengono riconosciuti e trattati tempestivamente, possono compromettere il risultato finale o rendere necessaria la rimozione della protesi. In presenza di complicanze non gestite in modo corretto, la responsabilità del chirurgo può essere affermata per negligenza o mancato rispetto dei protocolli clinici.

Il dolore persistente, la ridotta mobilità o la formazione di cicatrici ipertrofiche nella zona sacro-glutea sono ulteriori elementi che possono incidere negativamente sulla qualità della vita del paziente. Se queste conseguenze derivano da un’errata tecnica chirurgica o da una carente valutazione pre-operatoria (come la scelta di protesi inadatte alla conformazione fisica del paziente), si può configurare una responsabilità per imperizia.

Fondamentale, anche in questo tipo di intervento, è la corretta acquisizione del consenso informato. Il paziente deve essere reso pienamente consapevole dei rischi connessi alla gluteoplastica, dei limiti della procedura, delle possibili complicanze e della necessità di eventuali ritocchi. Se il chirurgo omette di fornire queste informazioni o se promette risultati non realistici, può essere chiamato a rispondere per violazione del diritto all’autodeterminazione del paziente.

Dal punto di vista giuridico, la responsabilità medica per gluteoplastica si inquadra nella responsabilità contrattuale, con obbligo di risultato, tipico della chirurgia estetica. Questo significa che il paziente deve dimostrare l’inadeguatezza del risultato rispetto alle legittime aspettative create, mentre il medico ha l’onere di provare di aver agito con diligenza, perizia e secondo le regole dell’arte.

In sede giudiziaria, la consulenza tecnica d’ufficio (CTU) ha un ruolo determinante per verificare se il danno estetico o funzionale lamentato dal paziente sia conseguenza di una complicanza inevitabile o di un errore tecnico. Il perito valuta anche l’adeguatezza delle misure preventive, la correttezza della tecnica adottata e la coerenza tra il risultato e il consenso informato sottoscritto.

Il risarcimento del danno può includere il danno estetico (per il peggioramento dell’aspetto fisico), il danno biologico (per eventuali lesioni o menomazioni), il danno morale e quello esistenziale. Se l’intervento ha avuto ripercussioni significative sulla vita relazionale, affettiva o lavorativa del paziente, il giudice può disporre un risarcimento più elevato.

Per prevenire il contenzioso e garantire risultati soddisfacenti, il chirurgo deve adottare un approccio scrupoloso e personalizzato, valutare attentamente le caratteristiche fisiche e psicologiche del paziente, utilizzare protesi certificate e tecniche chirurgiche adeguate, e seguire con attenzione il decorso post-operatorio. Un’informazione esaustiva, una documentazione clinica completa e una gestione tempestiva di ogni complicanza sono essenziali per ridurre il rischio di responsabilità professionale nella gluteoplastica.

Quali leggi regolano il risarcimento per errori nella gluteoplastica?

Il quadro normativo italiano prevede diverse disposizioni a tutela del paziente danneggiato:

  • Legge Gelli-Bianco (L. 24/2017), che disciplina la responsabilità sanitaria e impone la stipula di polizze assicurative da parte del medico e della struttura;
  • Articolo 2043 del Codice Civile, che sancisce il diritto al risarcimento per fatto illecito e danno ingiusto;
  • Articolo 2236 del Codice Civile, che stabilisce la responsabilità per colpa grave nelle attività complesse, come la chirurgia estetica;
  • Articolo 590 del Codice Penale, che punisce le lesioni personali colpose dovute a negligenza o imperizia.

Quali sono gli esempi di risarcimenti ottenuti per gluteoplastica sbagliata?

Ecco alcuni casi concreti:

  • Caso di rigetto protesico con necrosi: una donna ha subito l’asportazione di entrambe le protesi e vaste aree di tessuto gluteo a causa di un’infezione trascurata. Risarcimento ottenuto: 800.000 euro.
  • Caso di asimmetria grave con protesi spostate: un paziente ha riportato un danno estetico permanente, non correggibile neppure con un secondo intervento. Risarcimento ottenuto: 500.000 euro.
  • Caso di lipofilling con necrosi adiposa: una paziente ha subito un’infezione estesa con dolore cronico e necessità di drenaggi chirurgici. Risarcimento ottenuto: 600.000 euro.

A chi rivolgersi per ottenere un risarcimento per gluteoplastica sbagliata?

Affrontare un errore in chirurgia estetica richiede competenze legali e medico-legali specifiche. Gli Avvocati di Risarcimenti Danni Malasanità, in collaborazione con esperti in medicina legale, offrono un supporto completo per:

  • Analizzare cartelle cliniche e referti per individuare negligenze o errori;
  • Ottenere perizie medico-legali con documentazione fotografica e relazioni tecniche;
  • Gestire il contenzioso civile e penale con il chirurgo e la struttura sanitaria;
  • Ottenere il giusto risarcimento per danni fisici, morali ed economici subiti.

Conclusioni: agire subito per ottenere giustizia

Se hai subito un danno a seguito di una gluteoplastica sbagliata, non perdere tempo: i termini per agire legalmente sono ristretti e l’inerzia può compromettere irrimediabilmente i tuoi diritti.

Le conseguenze di un intervento errato possono essere devastanti: cicatrici evidenti, dolore cronico, asimmetrie irreversibili, danni psicologici gravi. Spesso, la vittima è costretta a convivere con un corpo deturpato e con un forte disagio relazionale e sociale.

Per ottenere un risarcimento adeguato, è necessario raccogliere documentazione medica, fotografie, esiti di visite specialistiche e referti post-operatori. Rivolgersi a un avvocato esperto in malasanità estetica è l’unico modo per trasformare un’esperienza traumatica in un percorso di giustizia e riconoscimento.

Agisci ora: un’azione legale ben impostata può portare non solo al risarcimento economico, ma anche al recupero della dignità e della serenità psicologica. Contatta subito i nostri professionisti per una valutazione gratuita e confidenziale del tuo caso.

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