Risarcimento Danni Per Bichectomia Sbagliata

La bichectomia è un intervento di chirurgia estetica volto a rimuovere le “bolle di Bichat”, piccoli cuscinetti di grasso situati nella guancia, per assottigliare il viso e rendere i tratti più scolpiti. Sempre più richiesta in Italia, soprattutto tra i giovani adulti, è considerata una procedura mininvasiva. Tuttavia, se eseguita senza competenza o senza una corretta valutazione, può provocare danni permanenti sia estetici che funzionali.

Quando qualcosa va storto, il risultato non è solo un volto innaturale, scavato o asimmetrico, ma può anche sfociare in problemi funzionali come difficoltà nella masticazione, perdita di sensibilità, paralisi parziale del volto o danni ai nervi facciali.

Secondo i dati delle società italiane di chirurgia estetica, le richieste di bichectomia sono aumentate del 35% negli ultimi 5 anni, ma cresce anche il numero di complicazioni post-operatorie e contenziosi legali. In caso di errore medico o risultato disastroso, il paziente ha diritto a un risarcimento per danno estetico, biologico, psicologico ed esistenziale. In questo articolo vedremo quando si configura la responsabilità, quali sono gli errori più frequenti, le leggi applicabili e come ottenere giustizia con il supporto degli Avvocati di Risarcimenti Danni Malasanità.

Ma andiamo ora ad approfondire con gli avvocati di Risarcimento Danni Malasanità.

Quali sono gli errori più comuni nella bichectomia?

Gli errori più comuni nella bichectomia — l’intervento estetico volto alla rimozione delle “bolle di Bichat”, ovvero i cuscinetti adiposi delle guance — possono compromettere in modo serio l’armonia del volto e generare conseguenze estetiche o funzionali permanenti. Nonostante la procedura sia relativamente semplice, se eseguita senza una corretta valutazione anatomica e senza l’esperienza necessaria, può produrre danni difficili da correggere.

Uno degli errori più frequenti è la rimozione eccessiva di tessuto adiposo, che porta a un effetto “scavato” del volto, soprattutto con il passare degli anni. Quando viene tolta una quantità troppo grande di grasso, il risultato inizialmente può sembrare piacevole, ma con l’invecchiamento naturale e la perdita di volume del volto, si ottiene un aspetto scheletrico, stanco o invecchiato precocemente. Questo è particolarmente rischioso nei pazienti giovani, il cui volto è ancora in fase di maturazione.

Altro errore comune è la mancata simmetria nella rimozione, che si traduce in guance disuguali o asimmetriche. Basta un millimetro di differenza tra un lato e l’altro per rendere visibile lo squilibrio, soprattutto nelle persone magre o con un viso molto regolare. Correggere questa asimmetria a posteriori è molto complesso, poiché non è possibile “reintegrare” facilmente il grasso rimosso.

Un altro rischio è il danneggiamento di strutture anatomiche vicine, come il nervo facciale o il dotto di Stenone (che trasporta la saliva dalla ghiandola parotide alla bocca). Se il chirurgo non conosce bene l’anatomia della regione o lavora in modo troppo aggressivo, può causare danni nervosi, alterazioni nella mimica facciale o problemi nella salivazione, con conseguenze funzionali serie.

Le infezioni post-operatorie o la formazione di ematomi sono complicanze che possono insorgere se non si rispettano protocolli chirurgici rigorosi o se il paziente non riceve istruzioni precise per la gestione post-operatoria. Un’infezione nella zona interna della guancia può portare a gonfiore prolungato, dolore, e in alcuni casi, alla formazione di ascessi.

Un errore molto diffuso è eseguire la bichectomia su pazienti che non ne hanno reale indicazione, spinti più dalla moda o da modelli estetici temporanei che da una necessità morfologica. In volti già magri, l’effetto del dimagrimento della parte centrale può essere disarmonico e innaturale, accentuando lo zigomo ma svuotando eccessivamente il terzo medio del volto.

Infine, c’è l’errore comunicativo tra medico e paziente: se non si spiega con chiarezza che l’effetto della bichectomia è permanente e che il risultato finale si stabilizzerà solo dopo alcuni mesi, si rischia di creare aspettative irrealistiche o insoddisfazione precoce. Molti pazienti si aspettano un effetto “visibile subito”, senza comprendere i tempi biologici di assestamento dei tessuti.

In sintesi, gli errori nella bichectomia derivano spesso da una selezione inadeguata del paziente, da tecniche chirurgiche troppo aggressive o imprecise, e da una mancanza di visione estetica globale. Affidarsi a un chirurgo esperto, che sappia valutare con onestà se il volto ha davvero bisogno di questo tipo di intervento, è essenziale per evitare danni permanenti e ottenere un risultato naturale, armonioso e proporzionato.

Quanto sono frequenti i danni da bichectomia in Italia?

Nonostante venga spesso pubblicizzata come un intervento estetico “rapido e sicuro”, la bichectomia presenta rischi concreti e non trascurabili. Le statistiche indicano che:

  • Circa il 15% dei pazienti lamenta risultati insoddisfacenti o danni estetici visibili;
  • Il 25% dei problemi segnalati riguarda asimmetrie o volti eccessivamente svuotati;
  • Il 20% dei pazienti affetti da complicanze presenta lesioni neurologiche o masticatorie;
  • I contenziosi legali aumentano soprattutto dopo interventi eseguiti da personale non medico o in centri estetici non autorizzati;
  • Il rischio di errore cresce nei pazienti sottoposti all’intervento senza un’adeguata analisi del viso e delle proporzioni facciali.

Quando si configura la responsabilità medica per bichectomia sbagliata?

La responsabilità medica per una bichectomia sbagliata si configura quando il paziente subisce un danno estetico, funzionale o psicologico derivante da un errore tecnico, da una pianificazione inadeguata dell’intervento o da una gestione post-operatoria carente. La bichectomia, procedura estetica finalizzata alla rimozione delle bolle di Bichat per snellire i contorni del viso, richiede una conoscenza approfondita dell’anatomia facciale e un’esecuzione altamente precisa.

Uno degli errori più gravi è l’eccessiva rimozione di tessuto adiposo, che può comportare un aspetto scavato e innaturale, soprattutto in pazienti già longilinei o con struttura ossea pronunciata. Il risultato può accentuare i segni del tempo e conferire al volto un’espressione stanca o invecchiata prematuramente. Se il difetto era evitabile con una valutazione più accurata, può configurarsi una responsabilità per imperizia.

Anche l’asimmetria del viso è una complicanza frequente quando il chirurgo non bilancia correttamente l’asportazione dei tessuti tra i due lati. A questo si aggiunge il rischio, non trascurabile, di lesione ai nervi facciali o ai dotti salivari, che può provocare alterazioni della mimica, parestesie o difficoltà nella masticazione. Tali conseguenze, se legate a una tecnica errata o a una dissezione eccessiva, sono indice di un errore professionale.

Tra le altre complicazioni possibili figurano infezioni, ematomi, retrazioni dei tessuti e formazione di fibrosi interna. Se non gestite con tempestività o se trascurate nel follow-up, possono compromettere ulteriormente il risultato e peggiorare la situazione del paziente. La mancata assistenza nella fase post-operatoria, l’assenza di controlli o l’omissione di cure specifiche possono costituire un ulteriore profilo di responsabilità.

Il consenso informato ha un ruolo decisivo anche in ambito di bichectomia. Il medico deve spiegare chiaramente le caratteristiche della procedura, i rischi di un aspetto svuotato e innaturale, la possibilità di complicanze neurologiche o cicatriziali, e le alternative disponibili. Se il paziente non viene informato adeguatamente o non riceve una documentazione chiara e specifica, si può configurare una lesione del diritto all’autodeterminazione.

Dal punto di vista legale, la responsabilità in una bichectomia rientra nella sfera contrattuale, trattandosi di intervento a finalità estetica. Il paziente deve dimostrare di non aver ottenuto il risultato promesso o di aver subito un danno evitabile, mentre il medico è tenuto a provare di aver agito secondo le regole dell’arte. L’obiettivo non è solo la corretta esecuzione dell’intervento, ma anche il raggiungimento di un risultato proporzionato e naturale.

Durante un eventuale giudizio civile, la consulenza tecnica d’ufficio (CTU) ha il compito di valutare la correttezza della tecnica chirurgica, la congruenza tra risultato e aspettative, la presenza di complicanze e la qualità della comunicazione medico-paziente. La perdita di volume eccessiva, l’asimmetria evidente o la necessità di un intervento correttivo possono essere elementi chiave per accertare la responsabilità.

Il risarcimento può comprendere il danno estetico, biologico, morale ed esistenziale, soprattutto se l’intervento ha determinato una sofferenza psicologica, isolamento sociale o un grave disagio relazionale. Il giudice tiene conto anche della visibilità del danno, della sua irreversibilità e della presenza di disfunzioni motorie o sensitive.

Per prevenire la responsabilità medica in una bichectomia, il chirurgo deve operare con prudenza, evitare indicazioni troppo generiche, selezionare accuratamente i pazienti e adottare tecniche conservative. Un approccio etico, fondato su realismo, documentazione fotografica pre-operatoria e trasparenza comunicativa, è essenziale per garantire risultati soddisfacenti e per ridurre al minimo il rischio di contenziosi.

Quali leggi regolano il risarcimento per bichectomia sbagliata?

La normativa italiana tutela il paziente danneggiato da errori in chirurgia estetica con diverse disposizioni:

  • Legge Gelli-Bianco (L. 24/2017): obbliga medici e strutture a stipulare assicurazioni professionali e definisce i criteri di responsabilità sanitaria;
  • Articolo 2043 del Codice Civile: prevede il risarcimento per fatto illecito e danno ingiusto;
  • Articolo 2236 del Codice Civile: stabilisce che, nelle attività complesse come la chirurgia estetica, il medico risponde per colpa grave;
  • Articolo 590 del Codice Penale: sanziona le lesioni personali colpose dovute a negligenza sanitaria;
  • Codice Deontologico Medico, che impone al professionista obblighi di diligenza, perizia e informazione.

Esempi di risarcimenti ottenuti per bichectomia sbagliata

  • Caso di svuotamento eccessivo del volto con danno estetico permanente: la paziente, di 28 anni, ha riportato un invecchiamento precoce e difficoltà nelle relazioni sociali.
    Risarcimento ottenuto: 420.000 euro.
  • Caso di lesione al nervo buccale con paralisi parziale della guancia destra: il danno è stato classificato come invalidante.
    Risarcimento ottenuto: 510.000 euro.
  • Caso di intervento eseguito da estetista in studio non autorizzato: danno estetico irreversibile e infezione profonda.
    Risarcimento ottenuto: 580.000 euro.

A chi rivolgersi per ottenere un risarcimento per bichectomia sbagliata?

Affrontare un errore in chirurgia estetica richiede competenze legali e medico-legali altamente specializzate. Gli Avvocati di Risarcimenti Danni Malasanità, insieme a medici legali, chirurghi plastici indipendenti e psicologi forensi, offrono un’assistenza completa per:

  • Analizzare la cartella clinica, i referti, e le fotografie pre e post-operatorie;
  • Redigere una perizia medico-legale che dimostri l’errore e quantifichi il danno;
  • Avviare la procedura di mediazione obbligatoria o causa civile, anche contro cliniche private o centri estetici non autorizzati;
  • Seguire il paziente in ogni fase, fino alla liquidazione del risarcimento.

Conclusioni: agire subito è il primo passo verso la giustizia

Un intervento come la bichectomia può sembrare banale, ma quando eseguito male, compromette l’armonia del volto, la salute mentale e la qualità della vita. Non si tratta solo di estetica: si tratta di identità, dignità e benessere.

Agire tempestivamente è fondamentale: la legge prevede termini di prescrizione e la raccolta delle prove va fatta il prima possibile. Se hai subito un danno, non rimandare.

Contatta oggi stesso gli Avvocati di Risarcimenti Danni Malasanità per una valutazione gratuita e riservata del tuo caso. Il tuo volto merita giustizia, e noi siamo qui per aiutarti a ottenerla.

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