Risarcimento Danni Per Taglio E Lesione Di Un Nervo Durante Un Intervento

Ogni intervento chirurgico comporta dei rischi, ma quando il danno subito non è una complicanza inevitabile, bensì il risultato di un errore medico evitabile, il paziente ha diritto a un risarcimento. Una delle situazioni più gravi è rappresentata dalla lesione o dal taglio accidentale di un nervo durante un’operazione, evento che può portare a disfunzioni motorie, perdita della sensibilità, dolore cronico e, nei casi più estremi, disabilità permanente.

Secondo le statistiche della Società Italiana di Chirurgia, ogni anno in Italia si verificano migliaia di casi di danni ai nervi durante interventi chirurgici. Le lesioni più comuni si riscontrano in interventi di ortopedia, neurochirurgia, chirurgia plastica e odontoiatria, ma possono verificarsi in qualsiasi operazione. Il danno neurologico può derivare da un errore nell’uso di bisturi, da un’eccessiva trazione durante la procedura o da una mancata identificazione del nervo durante l’intervento.

Le conseguenze per il paziente possono essere devastanti: paralisi parziale o totale, dolore neuropatico persistente, perdita della funzione di un arto o di una zona del corpo. In alcuni casi, il danno ai nervi può essere irreversibile, compromettendo per sempre la qualità di vita del paziente.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio i casi di lesione nervosa causata da errori medici, le normative di riferimento, i diritti del paziente e le modalità per ottenere un risarcimento adeguato. Approfondiremo anche l’importanza di affidarsi a un avvocato specializzato in risarcimenti per malasanità, capace di garantire la tutela dei diritti del paziente e ottenere il massimo indennizzo possibile.

Ma andiamo ora ad approfondire con gli avvocati di Risarcimento Danni Malasanità.

In quali interventi chirurgici si verificano più frequentemente lesioni ai nervi?

Le lesioni ai nervi possono verificarsi in numerosi tipi di interventi chirurgici, ma alcune procedure presentano un rischio significativamente più elevato rispetto ad altre. L’errore può derivare da una scarsa identificazione della struttura nervosa, dall’uso improprio degli strumenti chirurgici o da una mancanza di precisione nelle manovre intra-operatorie. Tra gli interventi maggiormente a rischio troviamo:

  • Interventi ortopedici e traumatologici: le operazioni di protesi all’anca, al ginocchio o alla spalla, così come la riparazione di fratture ossee, possono causare lesioni nervose a causa della trazione eccessiva o dell’uso errato di strumenti come trapani e seghe chirurgiche. Il nervo sciatico è uno dei più frequentemente danneggiati.
  • Chirurgia vertebrale e neurochirurgia: operazioni sulla colonna vertebrale, come la discectomia o la fusione spinale, possono causare danni al midollo spinale o ai nervi spinali, con conseguenti deficit motori o sensitivi.
  • Interventi odontoiatrici e maxillo-facciali: estrazioni dentali, implantologia e chirurgia maxillo-facciale possono provocare lesioni ai nervi alveolari o linguali, con perdita di sensibilità a labbra, lingua e gengive.
  • Chirurgia plastica e ricostruttiva: operazioni come la liposuzione o la mastoplastica possono accidentalmente lesionare nervi superficiali, causando intorpidimento o perdita di funzione in alcune aree.
  • Chirurgia generale addominale e laparoscopica: interventi alla colecisti, all’intestino o all’addome possono comportare lesioni ai nervi viscerali o ai plessi nervosi, con conseguenti problemi digestivi o disfunzioni motorie.

Un caso esemplare riguarda un paziente sottoposto a un intervento di protesi d’anca, durante il quale il chirurgo ha accidentalmente compresso il nervo femorale, causando una perdita permanente di forza nella gamba. Il tribunale ha riconosciuto al paziente un risarcimento di 950.000 euro per il danno biologico, morale ed economico subito.

Questi errori, purtroppo, non sono rari. Secondo un report della Società Italiana di Chirurgia, almeno il 15% delle complicanze post-operatorie in ambito ortopedico e neurochirurgico riguarda danni ai nervi. Per questo motivo, è fondamentale che i pazienti siano informati sui rischi e che, in caso di lesione, si rivolgano a specialisti legali per ottenere giustizia e il giusto risarcimento.

Quali sono le conseguenze di una lesione ai nervi?

Le lesioni ai nervi possono avere conseguenze di diversa gravità a seconda della tipologia e dell’entità del danno subito. I nervi sono fondamentali per la trasmissione degli impulsi tra il cervello, il midollo spinale e il resto del corpo, quindi un danno a queste strutture può compromettere in modo significativo la funzione motoria, sensoriale e autonoma del sistema nervoso.

Una delle conseguenze più comuni è la perdita di sensibilità nell’area innervata dal nervo danneggiato. Questo si manifesta con formicolio, intorpidimento o una totale assenza di percezione tattile, termica e dolorifica. In alcuni casi, si possono verificare parestesie, ovvero sensazioni anomale come bruciore o punture di spilli.

Le lesioni ai nervi possono anche provocare debolezza muscolare o paralisi parziale o totale della zona interessata. Se il nervo coinvolto è motorio, il paziente potrebbe avere difficoltà nei movimenti, perdita di forza o addirittura atrofia muscolare nel lungo termine. Nei casi più gravi, quando il nervo è completamente reciso, il muscolo potrebbe non recuperare più la sua funzione, causando un deficit permanente.

Un altro effetto possibile è il dolore neuropatico, una condizione particolarmente debilitante che si verifica quando il nervo danneggiato invia segnali errati al cervello. Questo tipo di dolore è spesso descritto come bruciante, lancinante o simile a scosse elettriche e può persistere anche dopo la guarigione della lesione primaria. In alcuni casi, il dolore neuropatico diventa cronico e difficile da trattare, richiedendo terapie specifiche con farmaci anticonvulsivanti o antidepressivi.

Le lesioni ai nervi autonomi possono invece causare alterazioni nella regolazione delle funzioni corporee involontarie, come la pressione sanguigna, la sudorazione, la digestione o la funzione della vescica e dell’intestino. Ad esempio, una lesione del nervo autonomo potrebbe portare a ipotensione ortostatica, difficoltà nel controllo della minzione o alterazioni della temperatura corporea nella zona colpita.

Il recupero da una lesione nervosa dipende dalla gravità del danno. I nervi periferici hanno una capacità di rigenerazione, ma il processo è lento e non sempre completo. Se il danno è lieve, come nella neurapraxia (una compressione temporanea del nervo), la funzione può tornare alla normalità in poche settimane o mesi. In caso di danno più grave, come la neurotmesi (rottura completa del nervo), potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per cercare di ripristinare la continuità della fibra nervosa.

In molti casi, la riabilitazione con fisioterapia, terapia occupazionale e trattamenti farmacologici è essenziale per migliorare il recupero e gestire le conseguenze della lesione nervosa. Tuttavia, nei danni più estesi, alcune funzioni potrebbero non essere mai completamente recuperate, influenzando significativamente la qualità della vita del paziente.

Quali sono le normative di riferimento in Italia?

Le principali leggi che regolano il risarcimento per errore medico e lesione dei nervi sono:

  • Legge Gelli-Bianco (L. 24/2017): disciplina la responsabilità medica e prevede la copertura assicurativa obbligatoria per le strutture sanitarie.
  • Articolo 2043 del Codice Civile: obbliga al risarcimento chiunque cagioni danni ingiusti ad altri.
  • Articolo 590 del Codice Penale: disciplina le lesioni colpose.
  • Articolo 2236 del Codice Civile: stabilisce che il medico è responsabile per colpa grave in caso di errore su operazioni complesse.

Come ottenere un risarcimento per lesione nervosa durante un intervento?

Ottenere un risarcimento per una lesione nervosa subita durante un intervento chirurgico è un diritto del paziente, poiché si tratta di un danno grave che può compromettere la qualità della vita e causare invalidità permanenti. Le lesioni ai nervi possono derivare da errori tecnici del chirurgo, dall’uso improprio di strumenti chirurgici o da una negligenza nell’identificazione delle strutture nervose durante l’intervento.

Il primo passo per ottenere un risarcimento è raccogliere tutta la documentazione medica relativa all’intervento e al decorso post-operatorio. È fondamentale richiedere una copia completa della cartella clinica, inclusi i referti operatori, gli esami diagnostici pre e post-intervento e la documentazione relativa alle cure ricevute dopo la comparsa della lesione nervosa. Questa documentazione servirà a dimostrare l’errore medico e a ricostruire l’evoluzione del danno.

Un elemento essenziale per la richiesta di risarcimento è la perizia medico-legale. Un medico legale specializzato in responsabilità sanitaria valuterà il danno subito e stabilirà se la lesione nervosa è riconducibile a una negligenza chirurgica. La perizia dovrà accertare il nesso di causalità tra l’intervento e la lesione, escludendo eventuali fattori indipendenti dall’operato del chirurgo. La valutazione medico-legale è fondamentale anche per quantificare il danno biologico e le eventuali ripercussioni sulla vita professionale e sociale del paziente.

Dopo aver ottenuto la perizia, si può procedere con una richiesta di risarcimento nei confronti della struttura sanitaria o del chirurgo responsabile. In molti casi, si cerca un accordo stragiudiziale con la compagnia assicurativa della clinica o dell’ospedale per ottenere un indennizzo senza dover affrontare una causa civile. Se la trattativa non porta a un’offerta adeguata, il paziente può avviare un’azione legale per ottenere un risarcimento completo dei danni subiti.

L’ammontare del risarcimento dipende dalla gravità della lesione. Se il danno è temporaneo e il paziente recupera la funzionalità del nervo dopo un periodo di riabilitazione, il risarcimento può variare da 20.000 a 100.000 euro. Nei casi più gravi, in cui la lesione nervosa è permanente e compromette la mobilità o la sensibilità di un arto, il risarcimento può superare i 500.000 euro, soprattutto se il danno incide sulla capacità lavorativa del paziente. I tribunali italiani considerano la percentuale di invalidità permanente, l’età del paziente e le spese mediche sostenute per determinare l’ammontare del risarcimento.

Un altro aspetto da considerare è il termine di prescrizione per presentare la richiesta di risarcimento. In Italia, il diritto al risarcimento per responsabilità medica si prescrive in dieci anni se si agisce contro la struttura sanitaria e in cinque anni se si procede nei confronti del chirurgo. Tuttavia, il termine inizia a decorrere dal momento in cui il paziente ha piena consapevolezza della lesione e del suo legame con l’intervento subito.

In alcuni casi, oltre alla richiesta di risarcimento civile, può essere presentata una denuncia penale per lesioni colpose, soprattutto se la lesione è stata causata da una grave negligenza o dalla violazione di protocolli di sicurezza. L’azione penale può rafforzare la posizione del paziente nella richiesta di risarcimento, soprattutto se l’errore medico è stato particolarmente evidente.

In conclusione, ottenere un risarcimento per una lesione nervosa causata da un errore chirurgico richiede una documentazione medica dettagliata, una perizia medico-legale solida e il supporto di un avvocato esperto in responsabilità sanitaria. Le lesioni nervose possono avere conseguenze debilitanti e i pazienti hanno il diritto di essere adeguatamente risarciti per i danni fisici, morali ed economici subiti.

Il ruolo degli avvocati specializzati in risarcimenti per malasanità

Affidarsi a un avvocato esperto è fondamentale per ottenere un risarcimento adeguato. Un avvocato specializzato in malasanità offre diversi vantaggi:

  • Analisi dettagliata della documentazione medica con il supporto di periti.
  • Individuazione del nesso causale tra errore medico e danno subito.
  • Valutazione del danno biologico, morale ed esistenziale.
  • Negoziazione con le compagnie assicurative per ottenere il massimo risarcimento.
  • Assistenza legale in tribunale se necessario.

Un avvocato esperto in malasanità ha la competenza per affrontare le difese delle strutture sanitarie, che spesso cercano di minimizzare le proprie responsabilità o di proporre risarcimenti irrisori. Grazie a una strategia legale adeguata, è possibile ottenere indennizzi che coprono non solo le spese mediche, ma anche il danno economico e psicologico subito dal paziente.

Molti casi hanno visto risarcimenti che superano il milione di euro, specialmente quando la lesione ha comportato invalidità permanente o perdita della capacità lavorativa. Un avvocato esperto sa quali elementi raccogliere per costruire una causa solida, garantendo al paziente la massima tutela possibile.

In conclusione, la lesione di un nervo durante un intervento chirurgico può avere conseguenze devastanti, compromettendo la qualità della vita del paziente sotto molteplici aspetti. Questo tipo di danno non solo influisce sulla salute fisica con la perdita della funzionalità di un arto o di un organo, ma ha anche ripercussioni psicologiche ed economiche gravi.

Il supporto legale adeguato può fare la differenza tra una battaglia solitaria contro la struttura sanitaria e un percorso verso un risarcimento equo. Un avvocato specializzato può guidare il paziente attraverso le complesse dinamiche della responsabilità medica, analizzando la documentazione sanitaria, avvalendosi di consulenti tecnici e assicurandosi che il risarcimento ottenuto copra tutti gli aspetti del danno subito.

In molti casi, il paziente si trova in una condizione di debolezza e incertezza, non sapendo quali siano i suoi diritti o come farli valere. Affidarsi a uno studio legale competente significa avere dalla propria parte un professionista in grado di contrastare le compagnie assicurative e le difese delle strutture ospedaliere, garantendo il riconoscimento dei danni fisici, morali e professionali.

Molte cause hanno dimostrato che il paziente ha diritto a ottenere non solo il rimborso delle spese mediche e dei trattamenti futuri, ma anche un indennizzo per il dolore e la sofferenza subiti. Un avvocato esperto saprà indicare la strada migliore per raggiungere un accordo extragiudiziale vantaggioso o, se necessario, affrontare un processo per ottenere un risarcimento più elevato.

Il percorso per ottenere giustizia può essere complesso, ma con il giusto supporto legale il paziente può far valere i suoi diritti e ottenere un risarcimento che gli permetta di affrontare il futuro con maggiore sicurezza e dignità.

Qui di seguito tutti i riferimenti del nostro Studio Legale specializzato in risarcimento danni da errori medici:

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