Quando rivolgersi al Tribunale per i Diritti del Malato?

Introduzione: un alleato per il paziente, ma con limiti chiari

Hai vissuto una brutta esperienza in ospedale. Sei stato trascurato, male informato, curato in modo inadeguato.
Hai ricevuto una diagnosi sbagliata o un trattamento dannoso. Oppure il tuo familiare è stato dimesso troppo presto, o è morto per un errore evitabile. In questi casi, ci si sente spesso soli.

Una delle prime domande che molti si pongono è:
“Posso rivolgermi al Tribunale per i Diritti del Malato?”

La risposta è sì, ma a determinate condizioni.
Il Tribunale per i Diritti del Malato – noto anche come TDM, parte integrante di Cittadinanzattivaè un organismo di tutela non giudiziario, gratuito e presente in molti ospedali italiani.

In questo articolo rispondiamo a tutte le domande più importanti:

  • Cos’è esattamente il Tribunale per i Diritti del Malato?
  • In quali casi può aiutare davvero?
  • Che differenza c’è con un’azione legale?
  • Chi lo gestisce e come funziona?
  • Quando è utile, e quando no?
  • E perché in caso di danni gravi è sempre necessaria anche l’assistenza di avvocati specializzati in malasanità.

Ma andiamo ora ad approfondire con gli avvocati di Risarcimenti Danni Malasanità.

Che cos’è il Tribunale per i Diritti del Malato?

Dopo aver presentato una denuncia contro un ospedale per malasanità, la procedura si sposta nelle mani della Procura della Repubblica, che ha il compito di valutare se esistano gli estremi per aprire un’indagine penale. È un momento delicato, in cui il fascicolo può prendere diverse direzioni: essere archiviato subito, approfondito con accertamenti tecnici, oppure evolvere in un vero e proprio processo penale. Capire cosa succede dopo è fondamentale per gestire aspettative, tempi e azioni parallele (come l’eventuale richiesta di risarcimento civile).

1. Registrazione della denuncia
La denuncia viene protocollata e assegnata a un Pubblico Ministero (PM) della Procura competente, in base al luogo in cui si sono verificati i fatti. A quel punto, il PM decide se iniziare un’indagine o archiviare subito il caso (ad esempio, se il fatto non costituisce reato o manca ogni elemento concreto).

2. Valutazione preliminare del fascicolo
Se la denuncia è ben documentata (con cartella clinica, referti, perizia medico-legale, testimonianze), è più probabile che il PM apra un’indagine. In questa fase, può chiedere l’acquisizione della cartella clinica, ascoltare testimoni, interrogare i medici coinvolti e disporre una consulenza tecnica d’ufficio, cioè una perizia svolta da un medico legale nominato dalla Procura.

3. Iscrizione nel registro degli indagati
Se emergono elementi di responsabilità, i nomi dei medici, infermieri o dirigenti sanitari coinvolti vengono iscritti nel registro degli indagati. Questo non significa che siano colpevoli, ma solo che sono ufficialmente sotto indagine per un possibile reato (come lesioni colpose, omicidio colposo, omissione di soccorso, ecc.).

4. Accertamenti tecnici e perizie
Il PM può disporre una perizia medico-legale ufficiale, analizzare la cartella clinica e confrontare la condotta dei sanitari con le linee guida mediche. Se il paziente è deceduto, può essere ordinata un’autopsia giudiziaria. Tutti questi passaggi possono richiedere mesi.

5. Conclusione delle indagini
Al termine delle indagini (che possono durare anche più di un anno), il PM può decidere se:
Archiviare il caso, se non ci sono prove sufficienti di reato
Chiedere il rinvio a giudizio, cioè portare i sanitari a processo
Proporre un’archiviazione con facoltà per la parte lesa di opporsi, nel qual caso si può chiedere un approfondimento tramite un avvocato

6. Processo penale o chiusura
Se si va a processo, la persona danneggiata (o i familiari, in caso di decesso) può costituirsi parte civile per chiedere un risarcimento direttamente all’interno del procedimento penale. Tuttavia, i tempi sono lunghi e l’esito non garantito, perché in ambito penale serve dimostrare l’errore “oltre ogni ragionevole dubbio”.

7. Percorso civile parallelo
In qualunque momento, anche mentre la Procura indaga, è possibile (e spesso consigliabile) avviare un’azione civile per ottenere il risarcimento, indipendentemente dalla sorte della denuncia penale. La responsabilità civile (cioè il diritto al risarcimento) può essere riconosciuta anche se il processo penale si conclude con l’archiviazione o l’assoluzione.

In sintesi, cosa succede dopo la denuncia contro un ospedale per malasanità:

  • ✅ La denuncia viene registrata in Procura e assegnata a un Pubblico Ministero
  • ✅ Il PM valuta se aprire un’indagine penale oppure archiviare subito
  • ✅ Se indaga, può acquisire documenti, ascoltare testimoni e nominare periti
  • ✅ I medici possono essere iscritti nel registro degli indagati
  • ✅ Dopo gli accertamenti, il PM può chiedere l’archiviazione o il rinvio a giudizio
  • ✅ Se si va a processo, il danneggiato può costituirsi parte civile
  • ✅ In ogni momento è possibile avviare una causa civile autonoma per ottenere il risarcimento

In conclusione, la denuncia penale è un passaggio importante ma non sempre risolutivo. Per tutelare concretamente i propri diritti, è essenziale affiancare alla denuncia un’azione civile ben costruita, fondata su una perizia medico-legale solida e assistita da un avvocato esperto in malasanità. Così si possono percorrere entrambe le strade — giustizia penale e risarcimento economico — senza restare in balia dei tempi lunghi e incerti del processo penale.

Quando rivolgersi al TDM?

È utile in tutti i casi in cui si voglia:

  • Segnalare un disservizio sanitario (attese eccessive, barriere, negligenze)
  • Ottenere chiarimenti sulla propria cartella clinica
  • Reclami su comportamento scorretto del personale
  • Richiedere copia dei documenti sanitari
  • Avere supporto nel compilare una segnalazione all’ASL o alla direzione ospedaliera
  • Parlare con qualcuno che conosce il sistema sanitario senza dover pagare un legale

📌 È uno sportello di ascolto e supporto civico, non un organo giudiziario.

Cosa NON può fare il Tribunale per i Diritti del Malato?

Il Tribunale per i Diritti del Malato è un’associazione senza scopo di lucro, promossa da Cittadinanzattiva, che ha lo scopo di tutelare i diritti dei pazienti e migliorare la qualità del servizio sanitario pubblico. Tuttavia, non si tratta di un vero tribunale e non ha poteri legali o giudiziari: può informare, assistere, orientare, ma non può emettere sentenze, condannare medici o ospedali, né ottenere risarcimenti per conto del cittadino. Per questo è fondamentale sapere cosa NON può fare, così da evitare aspettative sbagliate e agire con strumenti adeguati nei casi di malasanità.

Il Tribunale per i Diritti del Malato NON può:

  • Intentare cause legali o rappresentarti in giudizio
    Non è un organismo legale né uno studio legale: non può promuovere una causa civile o penale contro medici, strutture sanitarie o assicurazioni. Se hai subito un danno da malasanità, per agire serve un avvocato specializzato e una perizia medico-legale indipendente.
  • Emanare sanzioni o obbligare un ospedale a risarcire
    Non ha alcun potere coercitivo. Può segnalare irregolarità, ma non può imporre alcuna decisione alle strutture sanitarie né ottenere indennizzi in tuo nome.
  • Condurre indagini giudiziarie o sequestrare cartelle cliniche
    Solo la Procura della Repubblica può ordinare indagini penali, perizie forensi o il sequestro di documenti sanitari. Il Tribunale per i Diritti del Malato può solo aiutarti a presentare una segnalazione, ma non svolge attività investigative.
  • Sostituire un medico legale o dare giudizi tecnici ufficiali
    Può aiutarti a capire come richiedere la cartella clinica, come muoverti nella burocrazia ospedaliera o a chi rivolgerti, ma non può valutare se c’è stato un errore medico, perché non ha competenze per accertare la responsabilità sanitaria in termini medico-legali.
  • Bloccare la prescrizione legale dei tuoi diritti
    I consigli ricevuti da un operatore del Tribunale del Malato non interrompono i termini di prescrizione per fare causa o chiedere un risarcimento. Per interrompere validamente la prescrizione servono atti formali come una diffida, una citazione o una richiesta di mediazione avviata da un avvocato.
  • Agire in tua vece contro assicurazioni o enti pubblici
    Non può negoziare direttamente con l’assicurazione dell’ospedale né rappresentarti in trattative extragiudiziali. Questo può farlo solo un legale con apposito mandato.

Tuttavia, il Tribunale per i Diritti del Malato può essere molto utile in fase iniziale, specialmente se il problema riguarda l’accesso alle cure, la trasparenza, il rispetto dei tempi o il comportamento del personale sanitario. In questi casi, può aiutarti a scrivere un reclamo formale, ottenere documentazione, segnalare disservizi o avviare un’istanza interna alla struttura. È anche un buon punto di partenza per ricevere orientamento gratuito, ma non deve essere confuso con uno strumento per ottenere giustizia legale.

In sintesi, cosa NON può fare il Tribunale per i Diritti del Malato:

  • ❌ Non può fare causa o rappresentarti legalmente
  • ❌ Non può ottenere risarcimenti o sanzionare ospedali
  • ❌ Non può condurre indagini giudiziarie o sequestrare documenti
  • ❌ Non può accertare errori medici con valore legale
  • ❌ Non può interrompere la prescrizione o bloccare i termini legali
  • ❌ Non può trattare con assicurazioni o agire in tua vece

Per affrontare un vero caso di malasanità con possibilità di ottenere giustizia e risarcimento, è necessario affidarsi a un medico legale e a un avvocato specializzato, che possano costruire un’azione seria, tecnica e legalmente efficace. Il Tribunale del Malato può accompagnarti nei primi passi, ma non può sostituire gli strumenti giuridici necessari per far valere i tuoi diritti in sede civile o penale.

Che tipo di aiuto offre?

✔️ Informazioni sui tuoi diritti sanitari
✔️ Assistenza nel redigere una lettera di reclamo
✔️ Intermediazione con la direzione sanitaria
✔️ Segnalazione di irregolarità o disservizi all’ASL o al Ministero
✔️ Guida per orientarti nel percorso di tutela (ma non legale)

Dove si trova il TDM e come si contatta?

Il Tribunale per i Diritti del Malato (TDM) è presente in moltissime città italiane grazie a una rete di sedi locali coordinate da Cittadinanzattiva, l’organizzazione che lo ha fondato. Non si tratta di un ente pubblico o di un ufficio giudiziario, ma di un servizio civico gratuito gestito da volontari formati, che aiuta i cittadini a tutelare i propri diritti in ambito sanitario. Sapere dove si trova e come contattarlo è utile, soprattutto se si ha bisogno di orientamento, supporto per fare un reclamo, ottenere documenti medici o segnalare disservizi ospedalieri.

Il TDM opera attraverso sportelli presenti negli ospedali o in sedi territoriali di Cittadinanzattiva, distribuiti in tutta Italia. Ogni regione ha una o più sezioni attive, spesso ospitate all’interno delle strutture sanitarie pubbliche (come ASL, ospedali, distretti sanitari), oppure in sedi autonome. Alcuni sportelli ricevono su appuntamento, altri durante orari prestabiliti. La presenza e l’attività possono variare da città a città, quindi è sempre utile verificare online la sede più vicina.

Per sapere dove si trova lo sportello del TDM più vicino:

  • 🔎 Vai sul sito ufficiale di Cittadinanzattivawww.cittadinanzattiva.it
  • 🔍 Sezione “Dove siamo” oppure “Tribunale per i Diritti del Malato
  • 📍 Cerca la regione o la città di interesse: troverai indirizzo, recapiti, orari e servizi attivi

In alternativa, puoi contattare la sede nazionale per avere informazioni o per essere indirizzato alla sede locale competente:

  • 📞 Numero verde nazionale TDM: 800 744053 (gratuito da rete fissa, attivo in orari definiti)
  • 📧 Email nazionale: puoi scrivere a tribunale.diritti@cittadinanzattiva.it
  • 📱 Alcune sedi territoriali hanno anche pagine Facebook o numeri WhatsApp informativi

È importante sapere che il TDM non dà pareri medico-legali né avvia azioni legali, ma può:

  • Aiutarti a scrivere un reclamo all’ospedale o alla ASL
  • Spiegarti come ottenere la cartella clinica
  • Segnalare violazioni dei diritti del paziente
  • Fornirti orientamento gratuito e indirizzarti a servizi sanitari o legali competenti

In sintesi, dove si trova il TDM e come si contatta?

  • 📍 Presente in molte strutture sanitarie pubbliche o sedi locali di Cittadinanzattiva
  • 🌐 Trova la sede più vicina sul sito: www.cittadinanzattiva.it
  • 📞 Chiama il numero verde nazionale: 800 744053
  • 📧 Scrivi a: tribunale.diritti@cittadinanzattiva.it
  • ✅ Verifica orari e modalità di accesso, che variano da città a città
  • 📝 Utile per reclami, richieste documenti, segnalazioni e orientamento sui diritti del paziente

Rivolgersi al TDM è una prima tappa utile e gratuita, soprattutto se non sai da dove cominciare per affrontare un problema con il sistema sanitario. Per azioni legali o richieste di risarcimento, però, sarà poi necessario coinvolgere un medico legale e un avvocato specializzato.

Il TDM può risolvere un caso di malasanità?

Solo in minima parte.
⚠️ Se hai subito:

  • Un intervento sbagliato
  • Un danno fisico o psicologico permanente
  • La perdita di un congiunto per errore medico
  • Un’infezione nosocomiale grave
    👉 Il TDM può ascoltarti, ma non può difenderti in sede legale né ottenere il risarcimento.

Il TDM può mettermi in contatto con un avvocato?

A volte sì, ma solo a scopo informativo.
Non fornisce rappresentanza legale né segue cause in tribunale.

📌 Nei casi di responsabilità sanitaria serve sempre un avvocato esperto, che:

  • Analizzi la cartella clinica
  • Collabori con un medico legale
  • Rediga diffide
  • Attivi mediazione o azione giudiziale

Cosa fare se il TDM non basta?

Se ti sei rivolto al TDM e:

  • Hai ricevuto una risposta generica
  • Il problema è stato ignorato dall’ospedale
  • Il danno è serio e persistente
    👉 È il momento di contattare un Avvocato di Risarcimenti Danni Malasanità.

Come ti tutelano gli Avvocati di Risarcimenti Danni Malasanità dopo un errore ospedaliero?

La tutela legale non si limita all’ascolto. È un’azione concreta per ottenere giustizia.

Gli Avvocati di Risarcimenti Danni Malasanità:

  • Richiedono legalmente la cartella clinica
  • Fanno analizzare i documenti da medici legali competenti
  • Verificano la responsabilità della struttura sanitaria
  • Stimano il valore del danno subito
  • Attivano mediazione, trattativa o causa civile
  • Ottengono il risarcimento economico per il paziente o i familiari

🔎 Hanno accesso a:

  • Tabelle ufficiali di risarcimento
  • CTU e periti qualificati
  • Strategie difensive fondate su diritto sanitario aggiornato

Conclusione: TDM o avvocato? Dipende da cosa è successo

📌 Se hai subito un disagio o una scorrettezza, puoi iniziare dal Tribunale per i Diritti del Malato.
Ti ascolteranno, ti guideranno, ti aiuteranno a segnalare il problema.

📌 Se invece hai subito un danno alla salute, una lesione, una perdita, o una conseguenza permanente, è indispensabile agire con un avvocato esperto.
Il TDM può ascoltare. Ma solo la giustizia può risarcire.

Qui di seguito tutti i riferimenti del nostro Studio Legale specializzato in risarcimento danni da errori medici:

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